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Ortografia: gli errori più comuni e come evitarli.

La maggior parte dei problemi del mondo sono dovuti a questioni di grammatica. Micheal de Montaigne.

Detto così, sembrerebbe un problema serio! Grammatica è una parola di origine latina che proviene dal greco, e significa arte dello scrivere. Indica dunque quali siano le regole per farlo correttamente.

Però qui ci occuperemo di un’altra questione, senza la gravità della citazione precedente, quindi nessuna paura e andiamo avanti! L’ortografia infatti è solo una parte della grammatica…

Ortografia: dal greco ortho ovvero corretto e graphia che significa scrivere. Le sue regole stabiliscono l’uso corretto delle consonanti, delle vocali e degli accenti nella scrittura delle parole!

Quali sono gli errori più diffusi di ortografia?

Giusto: insegniamo, disegniamo, sogniamo –Sbagliato: insegnamo, disegnamo, sognamo…

Ma non finisce mica qui, sembra che in agguato ci siano ben altri errori ortografici ad incrementare le statistiche degli errori più diffusi in questo campo.

Sembra che l’apostrofo sia sbagliato proprio da tanti, ben il 78% di errori riguarda proprio quest’ultimo. In che modo?

Si scrive: Qual è e non Qual’è, dunque niente apostrofo. Ovviamente va nelle parole femminili: un’amica ad esempio, mentre non va nei maschili come un amico.

Un po’ con l’apostrofo è la scrittura giusta e non si scrive dunque un pò, che invece è molto diffuso sia sul web che sulle chat, complice forse il tasto con l’accento presente sulle tastiere…Si tratta infatti del troncamento della parola “poco”.

abc ortografia

Non solo l’apostrofo tra gli errori ortografici, troviamo infatti anche le doppie, da mettere oppure no, che possono creare dubbi.

Si scrive: accelerare e non accellerare. Va bene soprattutto e non sopratutto, è corretto aeroplano, aeroporto e non aereoporto, aereoplano. La dicitura esatta è qua e non quà.

Da non dimenticare poi la presenza della c o della q, anch’esse potrebbero indurre in errore, vediamo in quali parole potrebbe accadere:

si scrive: promiscuo e non promisquo, evacuare e non evaquare, innocuo e non innoquo.

Mentre le parole che si presentano unite…tali debbono rimanere:

va bene tuttora e non tutt’ora, finora e non fin’ora, talora e non tal’ora!

Ma ciò non è invece valido in altri casi, dove invece è d’obbligo la separazione, come nell’esempio seguente:

si scrive tutt’uno e non tuttuno, va bene d’accordo ma non daccordo ed è corretto per cui e non percui.

Bene, sei arrivato/a fin qui, dunque anche tu hai qualche dubbio ortografico a volte…Sicuramente non sei il solo! Una recente statistica ha calcolato che il 45% degli errori in campo grammaticale riguardano l’accento, l’uso del congiuntivo il 34% e la punteggiatura il 31%. Sei in buona compagnia!

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