insegnare l'italiano

Insegnare l’italiano ai rifugiati ucraini

In questo periodo così difficile, a causa della guerra in corso tra Russia e Ucraina, mi sto occupando, in qualità di docente di italiano L2,  della prima alfabetizzazione in italiano di un gruppo di donne adulte ucraine in fuga dalla madre patria per i motivi tristemente noti a tutti. 

Le lezioni di italiano si svolgono in presenza a Pomezia, in provincia di Roma e si inseriscono nel più ampio progetto dalla denominazione “Seminare Connessioni” della  neo- costitutita A.T.S. composta da Cooperativa Aelle il Punto, Direzione Lavoro, Arte e mestieri e Risorse, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e lavorativa dei rifugiati ucraini in Italia. La progettualità tutta è realizzata con i contributi della Regione Lazio e del Fondo sociale Europeo 2014-20.

La Comunicazione orientata all’azione

 

 

Nell’area progettuale dedicata alla comunicazione è presente il servizio di alfabetizzazione in lingua italiana, in cui, come docente, ho potuto incontrare la popolazione ucraina (ovviamente una piccolissima parte) presente nel nostro Paese.

Il primo strumento di comunicazione è la lingua e dunque il corso di italiano si presenta quale elemento imprescindibile e basilare per  poter progettare e iniziare un processo di integrazione comunitaria temporanea, se non permanente. Non ci è dato sapere quanto durerà la guerra: la conoscenza dell’italiano, in tale frangente, si tramuta in un elemento prezioso per queste persone.

La maggior parte delle corsiste sono donne con un’età che va dai 40 ai 70 anni, ognuna ha lasciato la propria casa e il proprio lavoro abituale per vivere questa esperienza in Italia. L’impegno e la serietà che manifestano nell’approccio allo studio della lingua italiana sono notevoli. 

Seppur abituati all’alfabeto cirillico,  studenti e studentesse non manifestano particolari difficoltà nell’approccio all’alfabeto italiano e possiedono una curiosità che li spinge a fare domande, chiedere spiegazioni sui meccanismi della lingua italiana che sostengono lo sforzo proteso all’acquisizione linguistica. Il sistema di scrittura acquisito, quando possibile, si muove parallelo al nuovo.

 

L’importanza della scolarizzazione nel paese d’origine

 

Tra i fattori maggiormente favorevoli al loro rapido apprendimento,  anche a dispetto dell’età “avanzata” di qualcuna, vi è la pregressa scolarizzazione nel paese di origine, alcune di loro hanno frequentato le Università ucraine e ciò influisce sulla velocità di apprendimento e sulla metodologia di approccio allo studio. 

Tale tipologia di studenti predilige un approccio classico nella lezione ma nel contempo apprezza le più svariate tecniche didattiche: i role play, i role taking e le attività ludiche per ripassare ciò che stanno apprendendo. Le modalità di attività in gruppo inoltre sono utili alla socializzazione tra le apprendenti, elemento non trascurabile nell’apprendimento anche degli adulti soprattutto in situazioni delicate di questo tipo. Inoltre le attività multimediali forniscono un’ulteriore stimolo all’apprendimento presentando situazioni reali tipiche della vita quotidiana e favorendo l’interazione (in italiano!) tra i corsisti.

 
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